
Il coito interrotto non è un metodo sicuro per evitare una gravidanza e presenta anche altri rischi: vediamoli tutti.
Sui metodi contraccettivi c’è ancora molta disinformazione.
È molto alta, infatti, la percentuale di persone che ancora oggi si affida al coito interrotto o che lo ha praticato almeno una volta nella vita per evitare gravidanze.
Sebbene venga percepito come metodo sicuro, il coito interrotto non fornisce alcuna garanzia che venga evitata una gravidanza.
Prima di sfatare questo falso mito, però, vediamo di capire meglio in cosa consiste, perché non è sicuro, quali sono i rischi e se ci sono alternative migliori.
Cos’è il coito interrotto
Il coito interrotto è appunto l’interruzione del rapporto sessuale prima dell’eiaculazione. Viene praticato sfilando il pene dalla vagina per evitare che lo sperma raggiunga l’ovulo da fecondare.
È il più antico dei metodi contraccettivi naturali. Viene utilizzato, infatti, da quando si è appreso il rapporto tra i due eventi: eiaculazione all’interno della vagina e possibile gravidanza.
Anche se si tratta del più antico metodo contraccettivo e probabilmente di quello più usato, in realtà non è affatto sicuro. Vediamo perché.

Perché il coito interrotto non è sicuro
L’affidabilità del coito interrotto è basata tutta sul controllo dell’eiaculazione e sulla capacità di evitare che questa avvenga all’interno della vagina.
Ma, ammesso che questo tipo di controllo mentale sia possibile, è del tutto fisiologico che fuoriesca una piccola percentuale di sperma prima dell’eiaculazione vera e propria. Elemento, questo, totalmente fuori controllo da parte dell’uomo.
Inoltre, attraverso le ghiandole di Cowper, il pene produce un liquido lubrificante già all’inizio del rapporto, con lo scopo di agevolarlo e renderlo più piacevole.
Ricerche hanno dimostrato che in alcuni casi all’interno di questo liquido ci sia una quantità di sperma sufficiente per fecondare un ovulo.
Altro fattore di rischio è la tendenza ad associare l’eiaculazione all’orgasmo maschile. In realtà le due cose possono avvenire in momenti diversi. Solitamente coincidono, ma ci sono casi in cui l’uomo raggiunge il piacere soltanto dopo l’eiaculazione o casi in cui non lo raggiunge affatto.
Questa situazione può verificarsi quando l’uomo cerca di ritardare l’eiaculazione per prolungare il rapporto, ottenendo come unico risultato quello di eiaculare comunque senza però sentire che sta per raggiungere l’orgasmo.
Le statistiche elaborate per verificare l’attendibilità dei sistemi contraccettivi hanno stabilito che, la percentuale di gravidanze dovute a questo metodo, secondo l’indice di Pearl, è di circa del 20% ogni anno.
Questo significa che su 100 donne che si sono affidate al coito interrotto come metodo contraccettivo, circa 20 sono incorse in una gravidanza indesiderata.

Quando è più rischioso il coito interrotto?
Il periodo più fertile per una donna è quello dell’ovulazione che avviene nei giorni centrali del ciclo. In questi giorni, infatti, l’ovulo raggiunge l’utero e vi permane per 12-24 ore. In questo momento l’ovulo è pronto per essere fecondato.
Avere un rapporto in questi giorni, senza un valido contraccettivo, aumenta il rischio di una gravidanza. Il problema è che è difficile stabilire per ogni donna quali siano i giorni più fertili. Non tutti i cicli sono uguali e soprattutto quelli irregolari sono ancora più difficili da monitorare.
Solitamente il periodo più fertile è tra i 12 e i 14 giorni prima del ciclo successivo, ma le variabili, come detto, sono molte e il rischio aumenta.
Perché il coito interrotto è tra i metodi contraccettivi più utilizzati?
Apparentemente è il metodo più semplice ed economico. Non sono necessari, infatti, acquisti in farmacia di preservativi o contraccettivi ormonali, evitando tutto quello che ne consegue: incontri che ancora oggi qualcuno reputa imbarazzanti in farmacia o visite ginecologiche con relativa prescrizione di farmaci.
Per questo motivo, nonostante i rischi e le difficoltà oggettive, il coito interrotto è ancora molto praticato per evitare il concepimento.
Tutto ciò premesso, c’è da chiedersi se, per evitare le difficoltà dell’utilizzo di un preservativo o di una pillola contraccettiva, valga la pena di ritrovarsi con una gravidanza indesiderata.
Se la coppia è pronta ad affrontare l’arrivo di un bambino allora il metodo contraccettivo può essere anche quello più rischioso.
Ma se l’arrivo di una gravidanza è totalmente indesiderato, allora vale la pena porsi qualche domanda e valutare cosa è più spiacevole se un incontro con un farmacista oppure una fecondazione non prevista.

Inoltre oggi i preservativi si possono acquistare anche on line, mentre la prescrizione degli anticoncezionali può avvenire anche in un consultorio dove non è necessaria la presenza di un genitore.
Ma la gravidanza indesiderata non è l’unico rischio che si corre utilizzando questo metodo. Vediamo, quindi, quali sono quelli più gravi.
Altri rischi del coito interrotto
Utilizzando questo metodo il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili è piuttosto alto.
Il preservativo è l’unico contraccettivo che protegge dalle malattie veneree. Queste possono avere un periodo di incubazione anche lungo e restare “sopite” finché poi non si manifestano all’improvviso.
Avere rapporti con persone che sembrano sane, quindi, non significa che lo siano davvero. La trasmissione di queste malattie non riguarda soltanto chi ha una vita sessuale sregolata ma tutti coloro che hanno una vita sessuale attiva.
Inoltre la maggior parte delle persone, soprattutto i più giovani, difficilmente si sottopone a controlli periodici che consentirebbero di diagnosticare eventuali patologie.
Altre malattie, invece, si manifestano immediatamente con bruciore intimo, dolore e sanguinamento durante la minzione o durante un rapporto sessuale o secrezioni intime inconsuete. Questi sintomi, se ignorati, possono avere conseguenze anche gravi.


ANGELICA T.
Il mio obbiettivo è di aiutare le coppie a vivere esperienze sensuali indimenticabili. Ho molta esperienza nel settore dell’amore e ho una grande passione per l’argomento. Sono sempre alla ricerca di nuove forme di erotismo e alla condivisione della mia esperienza con i miei lettori.